Mezzosoprano
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Grazie alle sue doti musicali ed al suo carisma di interprete, Veronica Simeoni affronta con unanimi consensi in un repertorio molto vasto, che va da Rossini e Belcanto fino a Verdi, al Verismo ed anche titoli contemporanei e di rara esecuzione, con una particolare predilezione per il repertorio francese con titoli come La damnation de Faust Berlioz (all’Opera di Roma in un allestimento di Damiano Michieletto con la direzione di Daniele Gatti), Africaine di Meyerbeer (Sélika al Teatro La Fenice di Venezia con la direzione di Emmanuel Villaume), Les Troyens (Didon al Palau de Les Arts di Valencia diretta da Valery Gergev e con la regia de La Fura dels Baus), Les Contes d’Hoffmann (Giulietta al Teatro alla Scala di Milano).
Nata a Roma, Veronica Simeoni ha completato la sua formazione musicale ed artistica sotto la guida di Raina Kabaivanska, con cui ha studiato – dopo il diploma in canto presso il Conservatorio di Adria – all’Accademia Chigiana di Siena, all’Istituto Vecchi-Tonelli di Modena ed all’Università di Stato di Sofia.
Nel corso della sua carriera ha preso parte a molte prestigiose produzioni nei teatri più importanti del mondo, ad esempio Werther (Charlotte) al Metropolitan di New York, Don Carlo (Eboli) e Aida (Amneris) alla Opernhaus di Zurigo, La Forza del destino (Preziosilla) con la regia di Christof Loy alla National Opera di Amsterdam diretta di Michele Mariotti ed alla ROH Covent Garden di Londra con la direzione di Antonio Pappano, Norma (Adalgisa) al Teatro Real di Madrid, Nabucco (Fenena) al Teatro alla Scala, Il trovatore (Azucena) al Teatro La Fenice di Venezia e all’Opéra de Bordeaux, Guillaume Tell al Rossini Opera Festival di Pesaro con la regia di Graham Vick, Roberto Devereux (Sara) alla Deutsche Oper di Berlino e alla Bayerische Staatsoper di Monaco, Anna Bolena (Seymour) all’Opernhaus di Zurigo, Maria Stuarda (Elisabetta) all’ABAO di Bilbao, Carmen alla Sydney Opera House, The Bassarids di Henze con la regia di Mario Martone (spettacolo vincitore del Premio Abbiati) per l’apertura di stagione del Teatro dell’Opera di Roma, Carmen e Cavalleria rusticana (Santuzza) al Teatro San Carlo di Napoli.
Anche in ambito concertistico Veronica Simeoni è molto impegnata in un repertorio assai vasto, dalla Petite messe solennelle (Rossini Opera Festival diretta da Alberto Zedda) e Stabat Mater di Rossini (La Scala diretta da Riccardo Chailly) alla IX Sinfonia di Beethoven (Accademia di S. Cecilia con Lorin Maazel, San Carlo di Napoli con Zubin Mehta, in Piazza San Marco a Venezia diretta da Juraj Valchua), alla Messa da Requiem di Verdi (San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov, Maggio Musicale Fiorentino con Daniele Gatti, Washington diretta da Gianandrea Noseda, Concertgebouw di Amsterdam con Michele Mariotti), fino a capisaldi del repertorio cameristico come i Wesendonck-Lieder di Wagner, i Wunderhorn-Lieder di Mahler, le Sei liriche di Šostakovič su testo di Marina Cvetaeva.
In ambito discografico, nel 2019 è stato pubblicato “Voix d’espoir”, con il pianista Michele D’Elia per la collana del Maggio Live e dedicato alla musica vocale da camera di Berlioz, Debussy, Fauré e Reynaldo Hahn.
IMPEGNI RECENTI: La fille du regiment alla Royal Opera House di Muscat; La vita è sogno di Malipiero al Teatro La Fenice di Venezia e la IX sinfonia di Beethoven con la direzione di Daniele Rustioni al Teatro La Fenice di Venezia; Don Carlo al Teatro alla Scala di Milano con la direzione di Riccardo Chailly; Il trovatore a Tel Aviv, Norma al Teatro Comunale di Bologna; Les Troyens di Berlioz a Colonia; Carmen a Caracalla.
PROGETTI FUTURI: Cavalleria rusticana al LAC di Lugano; Il diario di uno scomparso di Janáček all’Opera di Roma; Nabucco al Teatro alla Scala di Milano con la direzione di Riccardo Chailly.


